Il medico americano Robert Atkins l’aveva creata nel 1972 per combattere il diabete, oltre che, già che c’era, per dimagrire, visto che era parecchio in sovrappeso. Atkins morì obeso nel 2003: ciononostante la dieta Atkins, che da lui prende il nome, ebbe gran seguito soprattutto in America, soprattutto tra i vip.
Quel che è certo è che questa dieta iperproteica, antenata della Dieta Dukan e quasi totalmente priva di carboidrati, fa dimagrire subito e velocemente. Un regime alimentare adatto a chi sente la necessità di perdere peso subito, con risultati visibili dopo poche settimane, se non meno: insomma la dieta perfetta per chi è pigro e non ha nessuna intenzione di andare in palestra, o di pesare gli alimenti, o per chi ad esempio deve cominciare a girare un film con dieci chili in meno sul girovita.
La Atkins così spiegata potrebbe sembrare un’ottima dieta, semplice ed efficce: putroppo non è proprio così. Tra gli effetti collaterali non trascurabili, quelli che interessano maggiormente ai pigri sovrappeso che vogliono dimagrire senza sforzo, c’è il fatto che i chili persi tornano puntualmente a farsi vedere sulla bilancia e sul girovita, talvolta addirittura accompagnati da altri in più rispetto al peso precedente all’inzio della dieta.
Il regime alimentare suggerito da Atkins funziona -seppure temporaneamente- ed è basato su di un semplice concetto: togliendo all’organismo i carboidrati (pasta, pane, riso, patate, cereali, oltre ad alcune verdure), quest’ultimo comincia a bruciare i grassi. Dunque proteine a più non posso, che possiedono anche un certo potere saziante, e inibizione della produzione di insulina -stimolata dai carboidrati-, ormone che favorisce l’ingrassamento.
Per quanto riguarda la salute, la dieta Atkins appesantisce il fegato e l’intestino, oltre a far riacquistare i chili perduti: potete seguirla al massimo per tre mesi, e poi rassegnarvi a seguire un regime alimentare più equilibrato, o a re-ingrassare come e più di prima.